Prodotto nei vitigni del comune di Candida, Fiano di Avellino è un vino molto strutturato e importante. Si presenta con un colore giallo paglierino più o meno intenso, arricchito da riflessi verdognoli. Le note erbacee caratteristiche del Fiano di Avellino si uniscono a quelle della frutta secca, tra cui mandorle e nocciole, oltre ai profumi di agrumi e mele. Fiano di Avellino è affinato esclusivamente in serbatoi di acciaio ed è prodotto con la cosiddetta lavorazione “Batonnage”, ovvero l’affinamento del vino sulla sua feccia per almeno un anno. Attraverso un bastone si agita il vino in modo che la feccia depositata sul fondo del recipiente, risalga in sospensione. In questo modo si favorisce l’autolisi dei lieviti che cedono al vino le mannoproteine parietali, colloidi protettori che legano i tannini più reattivi. Il risultato di questa lavorazione è l’aumento della consistenza e piacevolezza al palato del Fiano di Avellino. La produzione massima del Fiano di Avellino è di 100 quintali per ettaro e la resa massima dell’uva in vino finito non deve essere superiore al 70%. L’odore intenso e gradevole unito al sapore fresco e armonico, rendonoFiano di Avellino un vino perfetto per accompagnare piatti a base di pesce, crostacei, scampi, polpo, ma anche formaggi non stagionati e carni bianche.Fiano di Avellino è inoltre un vino che si presta anche ad essere servito come aperitivo.
Per il Bianco C. Pescaresi macerazione con bucce a 8°C per 14 ore fermentazione con mosto pulito a 15°C. Affinamento in contenitori in Acciaio Inox per 2 mesi. Colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Bouquet gradevolmente fruttato e delicato. Sapore morbido, gradevole, fragrante.
Dal color oro brillante, il passito dell’azienda Pasetti sprigiona profumi e aromi intensi e fini. Favolosa versione passita del moscatello di Castiglione, antico vitigno autoctono riportato alla luce dopo anni di studi e ricerche.
L'azienda Toso è situata nella Valle del Belbo, là dove si affacciano le più alte colline delle Langhe e il Moscato diventa il vitigno più amato e rappresentativo. Alla produzione di spumanti e vini classici e tradizionali del basso Piemonte, si affianca quella di vermouth e liquori.
La reputazione di Château d'Yquem è stata costruita nel corso degli ultimi 400 anni, culminando nel 1855 quando fu elevato al rango di Premier Cru Classé Supérieur nella classificazione ufficiale commissionata dall'imperatore Napoleone III per l'esposizione mondiale di Parigi.
Al succo di mele biologiche trentine viene aggiunto lo zenzero, il composto viene in seguito fatto spumantizzare in autoclave. È così che Lucia Maria Melchiori crea Zingy, il Sidro di Mela biologico allo Zenzero. Il gusto intenso e leggermente speziato è determinato dal mix di mele dolci e acidule e dalla lavorazione artigianale di questa bevanda.
Origina da piccoli grappoli di Chardonnay, raccolti manualmente in un vigneto che negli anni ha raggiunto un giusto equilibrio per produrre uve di grande concentrazione.
Soente Viognier Lazio IGP Famiglia Cotarella.Colore giallo con riflessi verdognoli che preannunciano la freschezza del vino. Al naso è di grande impatto con note di agrumi e di fiori bianchi. Al gusto è avvolgente con un finale sapido e persistente.
l’Azienda Agricola Manuelina conta su 22 ettari di vigneti di proprietà, e produce, vinifica e imbottiglia direttamente in azienda, cercando al meglio delle proprie possibilità di fare un prodotto di qualità in grado di soddisfare sempre la clientela.
Il pecorino è un vitigno a bacca bianca, di antica diffusione nel Piceno. Sull'origine di questa varietà non è stata fatta molta chiarezza, le prime tracce bibliografiche del pecorino risalgono al tempo di Catone il Censore che lo classificava, insieme con altri vitigni, nel gruppo delle aminee. Oggi grazie ad un lavoro di recupero e di selezione e all’audacia di pochi viticoltori cominciano ad essere disponibili i primi vini.