Il vitigno autoctono che da millenni caratterizza la terra di confine friulana. È un vino con profumi di fiore d’acacia e zagara dal sapore asciutto e citrino.
Il Greco di Tufo è una delle poche varietà bianche ad avere un’alta propensione all’invecchiamento. Questo antico e prestigioso vitigno è stato portato nella provincia di Avellino dai Pelagi, dalla Tessaglia in Grecia, nel primo secolo avanti Cristo.
Prodotto a circa 100 m sul livello del mare con temperature medie molto alte ed una piovosità particolarmente bassa. I terreni sono a grana medio-argillosa. Vino rosso intenso con riflessi granati. Al naso si alternano sensazioni fruttate di amarena e more, dolci note speziate dovute all’affinamento nei Tonneau. In bocca è morbido ed equilibrato con un tannino deciso ma mai invadente. Finale persistente. Consigliato per grigliate di carne e formaggi.
Colore rosa con riflessi cerasuolo, profumo intenso e persistente, con sentori di ciliegia e lampone. Al palato si presenta fresco e persistente. Consigliato con risotti, brodetti, secondi di pesce al forno e crostacei.
I vini della famigli a Četrtič sono frutto di tradizione e passione viscerale per la viticoltura, che in Slovenia, più precisamente a Brda (il Collio Sloveno) si tramanda di generazione in generazione.
I vini della famigli a Četrtič sono frutto di tradizione e passione viscerale per la viticoltura, che in Slovenia, più precisamente a Brda (il Collio Sloveno) si tramanda di generazione in generazione.
Vino radicale, giallo paglierino con riflessi dorati, opaco; al naso è complesso con sentori di agrumi maturi, frutta candita, cedro; al palato offre morbidezza e calore, ma soprattutto bevibilità, unita ad una struttura masticabile da vino rosso, lunghissimo nella persistenza con note mineral
Vitigno di origine bordolese che ha dimostrato grande adattamento al clima e al terroir trentino, del quale si attesta una coltivazione che ha avuto inizio circa un secolo fa.
Di colore giallo chiaro con riflessi verdognoli, al gusto è diretto, fruttato con note di mela. La spuma è delicata e gradevole, al gusto presenta una buona nota acida con finale sapido e piacevole.
Il metodo “Ancestrale” è il metodo fermentativo usato dai nostri antenati ed è il “padre fondatore delle bollicine”. La maturazione dello spumante avviene “sur-lie” ovvero sui propri lieviti con un aspetto un po’ velato e opaco, in contrasto con la brillantezza e la luminosità delle bollicine a cui siamo abituati.
Per questo vino breve macerazione a freddo e successiva pressatura soffice. Il mosto fermenta in recipienti di acciaio inox a temperatura di 12-14°C per circa 30 giorni con i propri lieviti indigeni. La chiarifica avviene mediante decantazione. L’affinamento avviene in vasche di acciaio per circa 4 mesi, a seguire in bottiglia.