Vitigno Malvasia aromatica (85%) ed altre varietà autorizzate di media età che si estendono nel comprensorio di Orsogna (CH) ad un altitudine di circa 450 metri s.l.m., su terreni tendenzialmente calcarei e ricchi di scheletro. Tipo di impianto parte a guyot e parte a pergola abruzzese. Breve macerazione a freddo e successiva pressatura soffice. Il mosto fermenta in recipienti di acciaio inox a temperatura di 12-14°C per circa 30 giorni con i propri lieviti indigeni. La chiarifica avviene mediante decantazione. L'affinamento avviene in vasche di acciaio per circa 4 mesi, a seguire in bottiglia. Alla degustazione presenta un colore giallo paglierino. Profumo intenso con con sentori di uva, frutta tropicale, fiori. Gusto fresco e morbido, intenso, sapido e di corpo. Ottimo da accompagnare ad una cucina di mare, formaggi di media stagionatura, primi piatti strutturati, carni bianche.
Il pecorino è un vitigno a bacca bianca, di antica diffusione nel Piceno. Sull'origine di questa varietà non è stata fatta molta chiarezza, le prime tracce bibliografiche del pecorino risalgono al tempo di Catone il Censore che lo classificava, insieme con altri vitigni, nel gruppo delle aminee. Oggi grazie ad un lavoro di recupero e di selezione e all’audacia di pochi viticoltori cominciano ad essere disponibili i primi vini.
La famiglia Dos Santos produce tre etichette a denominazione Vinho Verde DOC, ottenute prevalentemente dalle tradizionali uve Alvarinho, il vitigno protagonista assoluto di questa celebre area portoghese.
Con il vino Orzalume si coniuga la tradizione del territorio espressa dal Grechetto con l’eleganza dei profumi di un prestigioso vitigno internazionale qual è il Sauvignon Blanc.
Da uve Timorasso coltivate su un terreno argilloso chiaro e scuro, il Derthona è un vino bianco longevo – anche oltre 10 anni – che si presente nel calice con un giallo dorato intenso.
Uve Trebbiano d’Abruzzo in purezza vendemmiate a fine settembre e fermentate in acciaio per un vino giovane e fresco, che racconta il vitigno nel modo più genuino possibile. Il sistema di allevamento, a guyot semplice abbassa naturalmente la rigogliosa produttività tipica del vitigno e produce uve di qualità. Il risultato è un bianco denso con aromi di mele croccanti e pere e una bella consistenza di miele, mentre il corpo è pieno, stratificato e saporito.
Questo vino è una interpretazione molto personale di Moscato d’Asti. In questo caso la particolare vinificazione e l’affinamento, sia sulla base in bottiglia, danno origine ad un Moscato longevo dove l’aroma principale non è più il linalolo ma prevalgono sensazioni diverse ed importanti non così tipiche.
Vitigni coltivati nel Comune di Novello, da cui il vino prende il nome, con terreni plastici, ricchi di argilla e di difficile lavorazione. 5 mesi di affinamento in botti d’acciaio.