Dal primo vigneto impiantato in Azienda, il capostipite, situato a Controguerra, ad un’altitudine di circa 300 metri s.l.m. Terreno di medio impasto tendente all’argilloso. Il vitigno Trebbiano d’Abruzzo è allevato a tendone con 1.100 ceppi per ettaro circa, mentre la Passerina e lo Chardonnay sono allevati a controspallina con 2.222 ceppi per ettaro. L’esposizione è a sud e quindi le uve arrivano ad un grado di maturazione e di concentrazione elevato. Sono le ultime uve bianche ad essere raccolte, in genere nella seconda decade di ottobre. La cura riservata alla coltura ed alla raccolta delle uve è degna dei grandissimi vini, come pure la sua vinificazione. Le uve vengono diraspate, pigiate e dopo una breve macerazione di circa 15 ore segue la vinificazione tradizionale in bianco a temperatura controllata. Sia la fermentazione che l’invecchiamento avvengono in botti di rovere di Slavonia da 25 hl. Dopo l’imbottigliamento, il vino riposa 8-9 mesi prima di essere immesso in vendita. Colore: giallo paglierino con riflessi dorati. Profumo: fruttato, intenso, gradevole e delicato. Gusto: ricco, ha una buona morbidezza che avvolge, fine, persistente, armonico. La sua struttura si esalta anche con piatti solitamente abbinati a grandi vini rossi. È molto importante la temperatura di servizio che deve essere di 12-13 °C al fine di esaltare gli aromi ed i sapori racchiusi in questa bottiglia. Alcol 14,00 % vol. Acidità totale 5,50 g/l
Un vigneto sperimentale circonda Casadonna: nato in partnership con l’azienda di Tollo (CH) Feudo Antico e con il coordinamento del Professor Attilio Scienza dell’Università degli Studi di Milano, è piantato prevalentemente a Pecorino (specie autoctona abruzzese che qui ha la sua espressione di maggiore altitudine nella regione) con pochi filari di Pinot nero, Riesling, Silvaner e Veltliner – uve adatte ai climi freddi. È un vigneto eroico, posto com’è a 860 metri sopra al livello del mare, e presenta comprensibili difficoltà nella lavorazione.
Il Pecorino Abruzzo DOC della cantina Marramierio, nel comune di Rosciano, proviene da uve sane e mature di pecorino. Questo vino bianco conserva nel bicchiere il colore del biondo grano, giallo aureo, e riflessi scintillanti. Al naso il vino Pecorino Marramiero ha un profumo caratteristico e deciso con suadenti essenze di frutta e singolari sfumature speziate. Quando lo si beve si avverte il gusto pieno, armonioso, sapido e di lunga persistenza. Consigliato per accompagnare antipasti delicati, primi piatti con salse bianche, anche a base di pesce.
Uve Trebbiano d’Abruzzo in purezza vendemmiate a fine settembre e fermentate in acciaio per un vino giovane e fresco, che racconta il vitigno nel modo più genuino possibile. Il sistema di allevamento, a guyot semplice abbassa naturalmente la rigogliosa produttività tipica del vitigno e produce uve di qualità. Il risultato è un bianco denso con aromi di mele croccanti e pere e una bella consistenza di miele, mentre il corpo è pieno, stratificato e saporito.
Situata tra Mersault e Chassagne, la denominazione Puligny Montrachet ha una superficie totale di 24 ettari. Vino che offre tutta la ricchezza degli aromi in equilibrio all’acidità, ad una grande eleganza, grassezza ed austerità.
Un vigneto sperimentale circonda Casadonna: nato in partnership con l’azienda di Tollo (CH) Feudo Antico e con il coordinamento del Professor Attilio Scienza dell’Università degli Studi di Milano, è piantato prevalentemente a Pecorino (specie autoctona abruzzese che qui ha la sua espressione di maggiore altitudine nella regione) con pochi filari di Pinot nero, Riesling, Silvaner e Veltliner – uve adatte ai climi freddi. È un vigneto eroico, posto com’è a 860 metri sopra al livello del mare, e presenta comprensibili difficoltà nella lavorazione.
Il Pecorino è un vitigno a bacca bianca estremamente rappresentativo per l’Abruzzo, e Jasci & Marchesani riesce a regalarci una bellissima espressione. Raccolta a mano, vinificazione in bianco e affinamento di 6 mesi in tini d’acciaio e bottiglia.