Uvaggio Selezione di uve raccolte a mano provenienti da Masseria Maìme di S. Pietro Vernotico. Vinificazione e affinamento La macerazione pre-fermentativa a freddo, avvenuta mantenendo la temperatura di 5 °C, si è protratta per 5 giorni al fine di estrarre gli aromi varietali, il colore e le componenti polifenoliche più morbide; è seguita la svinatura e la fermentazione senza bucce a 18 °C. Gradazione alcolica 12.5% Vol. Dati storici Masseria Maìme sorge in una delle più belle zone dell’Alto Salento, non lontano dalla cittadina di San Pietro Vernotico – Brindisi. L’azienda si estende per una superficie di circa 500 ettari di cui circa 220 vitati, 85 ad uliveto ed i restanti seminativi e bosco, sviluppandosi per circa 800-900 metri lineari lungo la costa, creando così un paesaggio unico di vigneti che nascono tra boschi e pinete e si perdono a vista d’occhio fino a confondersi con il mare. Le varietà maggiormente presenti sono: Negroamaro, Primitivo, Chardonnay e Cabernet Sauvignon. Fichimori, unico nel suo genere in quanto rosso ”da bere freddo”, è strettamente legato al territorio di provenienza, il Salento, chiamato nell’ antichità “Il giardino d’Italia” per la ricchezza e la varietà dei suoi frutti. Questo vino deve, infatti, il suo nome a uno dei frutti più prelibati che nascono in quest’ area: il fico nella varietà che si caratterizza per il suo colore rosso violaceo così intenso da avvicinarsi al nero (“moro” in dialetto). Note degustative Fichimori si presenta di un colore rosso rubino con un leggera sfumatura violacea. Al naso fragranti aromi di ciliegia e melograno si uniscono a delicate note floreali di rosa canina. Al palato è fresco, piacevole, morbido e dal retrogusto fruttato.
Nato per l’idea di un Piceno Rosso fresco, elegante e non austero. Il Piceno Rosso viene ottenuto dalle uve prodotte dai vigneti giovani (età media 15-20 anni), con una resa media di 90/100 quintali per ettaro. La prima etichetta è del 2009.
Un nome che ricorda l’antica divinità italica, Dea dell’aurora protettrice della fertilità, il cui culto era diffuso nell’antica città di Satrico e un patrimonio gusto-olfattivo dalle impareggiabili ed eleganti sensazioni, risultato dell’unione tra Syrah e Petit Verdot.
Dallo spicchio di vigneto più assolato, dallo spirito innovativo della famiglia Antinori, da una delle zone di Cortona più vocate alla coltivazione di Syrah di qualità, nasce Bramasole, un vino capace di evolvere nel tempo e raccontare, secondo una nuova varietà, un territorio dall’antica tradizione vitivinicola. La prima annata prodotta di Bramasole è stata la 2000.
Pietra Magica è l’interpretazione di come veniva concepito il vino in Langa tantissimi anni fa. Le uve di nebbiolo vengono ripassate sulle bucce di Barbera e poi macerate a cappello sommerso e per terminare l’affinamento un anno in botte grande.
Il Clos des Cortons Faiveley è l'unico Grand Cru a portare il nome del suo proprietario dopo una lunga battaglia legale condotta da Georges Faiveley. Frutto di antiche vigne, il Clos des Cortons Faiveley Grand Cru Monopole della Tenuta Faiveley è un monovitigno di Pinot Noir.
La Poderina Rosso di Toscana viene creato partendo da vendemmia manuale, fermentazione con macerazione in serbatoi di acciaio a temperatura controllata (24-26°C) con rimontaggi giornalieri e delestage; alla svinatura il vino viene trasferito in acciaio per completare il suo affinamento.
È il simbolo indiscusso dell’azienda Speri, che produce questo Amarone con un’accurata selezione dei migliori grappoli raccolti nel cru di Monte Sant’Urbano.
Aglianico Castel del Monte D.O.C. annata 2011. Fermentato in serbatoi di acciaio. Macerazione di 15 giorni circa. Dopo la svinatura il vino è passato in botti di rovere principalmente francese È seguito un ulteriore periodo di 24 mesi di affinamento in bottiglia. Rosso rubino scuro. Prolungata e complessa successione di sentori. Vino di grandissima struttura, equilibrio, morbidezza, eleganza e persistenza.
Sassicaia è senza dubbio uno dei più celebri vini italiani nel mondo. Proviene da un vigneto di 75 ettari particolarmente vocato, in cui le parcelle presentano caratteristiche differenti, con formazioni calcaree e un alto contenuto sassoso, particolarità da cui deriva probabilmente il toponimo “Sassicaia”.
Colore rosso rubino brillante e concentrato. Bouquet complesso ma elegante. Note di spezie, more, prugne, marasche e caffè. Attraenti sfumature di amarene e un lungo finale.