Si tratta del prodotto storicamente più noto e rappresentativo della produzione emiliana riconducibile ai lambruschi. Ideale con i piatti della tradizione emiliana, particolare è il profumo gradevole che ricorda quello delle violette.
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Lambrusco di Sorbara: È diffuso soprattutto nella zona centrale del modenese, tra i fiumi Secchia e Panaro, con baricentro nel comune di Sorbara. A grappolo allungato piramidale, e molto spargolo con foglia quasi intera dai cinque lobi poco accennati. Il colore del vino è rosso rubino di media intensità o rosato, la tannicità è molto esaltata dall’acidità, l’aroma ha note floreali di viola e di piccoli frutti rossi come il ribes. Le uve: Lambrusco di Sorbara. Provenienza: Le uve provengono dai vigneti posti nelle zone viticole al centro della provincia di Modena nei comuni di Sorbara e limitrofi. Il vino: Spuma vivace ed evanescente; colore rosso rubino tenue, profumo intenso e piacevole con odore che ricorda le violette; sapore secco, di corpo fresco, armonico.Abbinamenti gastronomici: Ideale come aperitivo e da tutto pasto. Si abbina con antipasti di salumi vari, primi piatti (tortellini, tagliatelle) secondi di carne e insaccati della tradizione emiliana. Temperatura di servizio: 10-12°C
Il Rosso del Conte, nato nel 1970, è la prima espressione di grande qualità e longevità prodotta in Sicilia. Voluto e creato dal Conte Giuseppe esprime le caratteristiche della Tenuta Regaleali. Alle origini Perricone e Nero d’Avola, coltivato ad alberello nella vigna San Lucio. La sua storia è lunga e fatta di numerose evoluzioni tra cui diverse tipologie di affinamento (botti di castagno dal 1970 al 1987, botti di rovere di Slavonia fino al 1991 e successivamente tonneaux e barrique di rovere francesi). Fu il primo vino da Vigna Unica in Sicilia.
Il Bourgogne Pinot Noir "Joseph Faiveley" è stato lasciato maturare nelle cantine della tenuta Domaine Faiveley tra i 12 -14 mesi. Questo Pinot Nero in purezza ci piace per la sua dote beverina che non toglie spazio alle note intriganti di spezie e all'eleganza dei tannini
Ricco, con una consistenza morbida avvolta da sentori di ciliegia, prugna, terra, cuoio e mandorla amara. La vibrante acidità aggiunge freschezza mentre questa si dissolve in finale di tannini densi e vivaci.
La Poderina Brunello di Montalcino ha inizio con la vendemmia che viene fatta solo manualmente, così da poter già selezionare in vigna quelli che saranno i frutti che andranno in cantina per essere lavorati.
Il Tempranillo è un vitigno di origine spagnola coltivato nella Ribera del Duero e in Rioja. Varietà che si è adattata molto bene al clima mediterraneo ventilato ed ai terreni freschi e profondi, come quelli di Casale del Giglio, nella zona denominata “Valle” (anticamente “Riserva Bottacci”).
Questa preziosa Riserva racchiude in sé le migliori uve di otto vigneti in selezione di Castello di Albola, ognuno dei quali contribuisce al risultato finale con una particolare sfumatura di Sangiovese, vinificato in purezza. Nel profumo si riconosce la forza del bosco e la finezza dei filari più alti, mentre il sorso traduce in potenza espressiva il calore della terra. Quasi tre anni di riposo, di cui quattordici mesi in rovere ed ulteriori diciotto nel vetro concludono un affinamento che sottolinea una personalità traboccante, tannini levigati, un sorso sapido e concentrato, ricordi di frutta nera e fiori recisi.
Vino di ampia e solida struttura, di un rosso rubino molto intenso con riflessi granato, profumi fruttati con note di cassis e mirtillo, e persistente confettura di prugna, boisé elegante con sentori di cannella e cacao e sottofondo balsamico; un attacco decisamente concentrato, denso e polposo, con tannini maturi e avvolgenti e finale lungo e persistente
Si tratta del prodotto storicamente più noto e rappresentativo della produzione emiliana riconducibile ai lambruschi. Ideale con i piatti della tradizione emiliana, particolare è il profumo gradevole che ricorda quello delle violette.