Di forte temperamento, robusto, corposo, “diffidente e testardo” come la gente d’Abruzzo, I Calanchi, e il suono duro e gutturale della “K”, rappresentano il paradigma di tutto un territorio: grandi asperità e ostacoli si fondono armonicamente a seducenti colline assolate.
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Il nome “Calanchi” ha un diretto riferimento al fenomeno di erosione del terreno da parte degli agenti atmosferici, tipico del territorio abruzzese. Di forte temperamento, robusto, corposo, “diffidente e testardo” come la gente d’Abruzzo, I Calanchi, e il suono duro e gutturale della “K”, rappresentano il paradigma di tutto un territorio: grandi asperità e ostacoli si fondono armonicamente a seducenti colline assolate. “I Calanchi” racconta così la loro essenza: un ossequioso amore per la “terra” e un innato rispetto per il Montepulciano. Si ottiene da soffice pigiadiraspatura delle uve e fermentazione in rosso (con le bucce) ed irrorazione temporizzata del cappello a temperatura controllata. L’invecchiamento è in vasche di cemento e vetroresina con un leggero passaggio in botte di legno l’imbottigliamento almeno un anno dopo la vendemmia.
Scheda tecnica
Di forte temperamento, robusto, corposo, “diffidente e testardo” come la gente d’Abruzzo, I Calanchi, e il suono duro e gutturale della “K”, rappresentano il paradigma di tutto un territorio: grandi asperità e ostacoli si fondono armonicamente a seducenti colline assolate.
