Gradazione alcolica: 13,0% vol. Vitigno: Moscato. Vinificazione: pigiatura soffice delle uve, pressatura sottovuoto, fermentazione frazione limpida. Maturazione ed affinamento: in acciaio con successivo affinamento in bottiglia. Caratteristiche organolettiche: vino di colore giallo oro; bouquet delicatissimo, profumo aromatico tipico; gusto ampio ed armonico, con sentori di miele e frutta tropicale. Longevità in bottiglia: viene mediamente messo in commercio un anno dopo la vendemmia; da consumarsi al meglio nei due anni successivi. Temperatura di servizio: 12/14°C. Modalità di conservazione: luogo fresco e asciutto. Modalità di trasporto: temperatura ambiente
Ceppo originario di Bordeaux, questa varietà ci ricorda la freschezza. In Casillero del Diablo questa caratteristica si unisce a una nota minerale, uno stile fresco e freddo, con un bouquet di pesche e ribes. Un vino pieno, con un perfetto equilibrio e finezza
Da un’accurata selezione di uve Sauvignon Blanc e Sémillon. Conte della Vipera rende omaggio ai primi proprietari del castello e l’etichetta riporta la cappella di San Giovanni del XIII secolo, situata nella proprietà.
Al “cuore” della storia Masciarelli. Dal legame privato e professionale tra Gianni e Marina nasce nel 1991 la linea di prodotti che porta il suo nome. Composta da ben 6 referenze, la linea Marina Cvetic si caratterizza per la presenza di vitigni internazionali in purezza (Merlot, Cabernet Sauvignon, Chardonnay) a fianco a Montepulciano e Trebbiano. La lettura che se ne offre è originale e di carattere: strutturati ed eleganti, i vini Marina Cvetic sono una “voce fuori dal coro” per i palati più esigenti e smaliziati
Origina da piccoli grappoli di Chardonnay, raccolti manualmente in un vigneto che negli anni ha raggiunto un giusto equilibrio per produrre uve di grande concentrazione.
Il Fiano è un vitigno dalle antiche origini che risalgono ai tempi dei romani. Dopo il periodo difficile degli anni Sessanta, durante il quale si è rischiato di perdere il patrimonio antico delle varietà autoctone della provincia, il lavoro caparbio di Antonio Mastroberardino ha riportato il Fiano tra i vitigni più coltivati in provincia di Avellino, generando entusiasmo per la coltivazione anche fuori della regione. Grazie alle sostenute acidità si esprime con numerose sfaccettature con un fascino irresistibile negli anni.