ll nome della Falanghina deriva probabilmente dall’uso dei pali detti “falange” che sin dall’antichità venivano usati per sostenere le viti. Pur avendo testimonianze scritte solo a partire da metà Ottocento, gli esperti sostengono si tratti di un vitigno contemporaneo rispetto al Fiano e al Greco che invece risalgono al I secolo a.C.
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Falanghina del Sannio 100%. La tenuta di Apice si trova in prevalenza su un terreno a medio impasto e ricco di scheletro con un’esposizione in prevalenza a Sud-Est e un’altitudine media di 350 m s.l.m. Il sistema di allevamento è la spalliera con potatura a guyot con una densità di impianto di 3.000 ceppi/ha di media e una resa di circa 85 q/ha e circa 2,38kg/ceppo. ETA’ DEL VIGNETO: In media 15 anni. PERIODO E SISTEMA DI RACCOLTA: Fine settembre. Raccolta manuale. Vinificazione classica in bianco in serbatoi di acciaio a temperatura controllata. IL COLORE: Giallo paglierino con riflessi verdognoli. IL PROFUMO: Fresco e fruttato con spiccate note di agrumi, frutti tropicali, pesca, banana e fiori bianchi. IL SAPORE: Di grande freschezza e persistenza, con piacevole retrogusto fruttato. ABBINAMENTI: Zuppe di pesce e crostacei. Piatti a base di frutti di mare e crostacei. Pesci bianchi alla piastra e al forno. ATTITUDINE ALL’INVECCHIAMENTO: 10 anni e oltre. TEMPERATURA DI SERVIZIO: 12-14 °C
L’azienda Lunaria sceglie di applicare l’agricoltura biodinamica. Un metodo alla continua ricerca di processi e tecniche innovative nel rispetto assoluto non solo del territorio e delle sue leggi, ma anche dell’agricoltore come custode dei suoi segreti. La biodinamica è regolamentata da rigorose normative che ne fissano gli standard qualitativi a garanzia del consumatore. Ne consegue un duplice controllo sulla produzione, effettuato sia dagli organismi per il biologico sia dalla Demeter Italia, un’associazione privata di produttori, trasformatori e distributori che esamina e valuta dal punto di vista tecnico e scientifico l’applicazione del metodo biodinamico su tutto il territorio nazionale.
Versione giovane della linea storica Testarossa, la passerina trova nel territorio di Capodacqua (AQ) la sua massima espressione. La sua freschezza spazia dall’erbaceo al minerale, con caratteristiche di grande finezza ed eleganza
Capichera è un’azienda vitivinicola sarda tra le più importanti e rinomate della Gallura, situata ad Arzachena, “incastonata” tra le rocce granitiche della zona.
Questo vino si presenta di un bel colore giallo paglierino acceso, e al naso il bouquet è fruttato e fiorito. Al palato è un secco, delicato e armonico. Temperatura di servizio 10°C. Perfetto con insalate di riso, verdure fritte, frittura di paranza, piatti vegetariani e sushi. GRADAZIONE:12,5%
S’Eleme ORO è un bianco fresco, storico prodotto della Cantina Sociale del Vermentino Monti. Un perfetto aperitivo estivo, da accompagnare a piatti di struttura delicata.
Uve Trebbiano d’Abruzzo in purezza vendemmiate a fine settembre e fermentate in acciaio per un vino giovane e fresco, che racconta il vitigno nel modo più genuino possibile. Il sistema di allevamento, a guyot semplice abbassa naturalmente la rigogliosa produttività tipica del vitigno e produce uve di qualità. Il risultato è un bianco denso con aromi di mele croccanti e pere e una bella consistenza di miele, mentre il corpo è pieno, stratificato e saporito.
La zona di produzione dei vini di Sancerre comprende i villaggi di Amigny, Bue, Chavignol, Reigny e Verdigny. La fermentazione avviene in acciaio e a bassa temperatura seguita da un affinamento di due anni.
Nota anche come cacciola o cacciuola, è un vitigno antico che affonda le proprie radici in Abruzzo. Utilizzata in passato solo in uvaggio, Tenuta Ulisse ha deciso di vinificarla in purezza per esaltarne le caratteristiche di mineralità e freschezza.E’ un esemplare vivido dei vini bianchi dell’Abruzzo per le suggestioni olfattive e gustative che porta in dote. Vive di una freschezza ammaliante e moderna. Un magnifico frutto dell’enologia abruzzese.
Il Greco di Tufo è una delle poche varietà bianche ad avere un’alta propensione all’invecchiamento. Questo antico e prestigioso vitigno è stato portato nella provincia di Avellino dai Pelagi, dalla Tessaglia in Grecia, nel primo secolo avanti Cristo.
Questo “Iselis” è un vino Bianco didattico, perfetto per entrare a conoscenza con un vitigno antico della Sardegna, quasi sconosciuto. Si tratta del Nasco, uva che si coltiva solo nell’entroterra di Cagliari, e che si caratterizza per una particolare nota olfattiva, che ricorda il profumo del muschio.
ll nome della Falanghina deriva probabilmente dall’uso dei pali detti “falange” che sin dall’antichità venivano usati per sostenere le viti. Pur avendo testimonianze scritte solo a partire da metà Ottocento, gli esperti sostengono si tratti di un vitigno contemporaneo rispetto al Fiano e al Greco che invece risalgono al I secolo a.C.