Berry Bros & Rudd
Berry Bros. & Rudd è fornitore ufficiale della famiglia reale inglese e vanta oltre 300 anni di storia.
Era il 1698 quando una donna intraprendente di nome Vedova Bourne, aprì una drogheria al numero 3 di St. James Street.
A mano a mano che il commercio di vino e successivamente quello degli spirits, diventavano sempre piu’ importanti, si decise all’inizio del XIX secolo di imbottigliare anche botti di whisky con il loro nome.
Sono passati 3 secoli e l’azienda è ancora gestita dalle famiglie Berry e Rudd e il suo cuore continua ad essere al N.3 di St. James Street.
Continua a rifornire la cantina reale inglese come faceva dai tempi di Re Giorgio III e di tanto in tanto ancora pesano i clienti su una gigantesca bilancia per il caffè, tradizione iniziata nel 1760 con Lord Byron, il cui peso, insieme a quello di altri poeti e scrittori è custodito gelosamente nei loro registri
Molto è cambiato da allora, ma l’unica cosa che è rimasta davvero inalterata è la filosofia di base. Credono ancora infatti, che tutto ciò che vada cercato in un vino o in uno spirito si riduca fondamentalmente ad una semplice domanda: «E’ buono da bere?»
La parola a Doug McIvor (selezionatore di botti)
Ho un’esperienza di piu’ di 20 anni come selezionatore di botti, il mio primo incarico da Berry fu quello di scoprire le migliori botti nelle vaste riserve dell’azienda. Ho assaggiato 400 campioni di Speyside in soli 2 giorni!
Ne ho selezionato 1/3 del totale, quello che poi è diventato il primo degli imbottigliamenti con la nostra etichetta.
Oggi, molti anni e migliaia di whisky dopo, poco è cambiato. Quando si tratta di selezionare le botti da imbottigliare sotto il nome Berry Bros.& Rudd, la mia filosofia è semplice: devono essere della massima qualità. Le devo assaggiare da solo ed essere orgoglioso di condividerle con colleghi, amici ed ovviamente clienti. Non cerco nomi famosi, ma equilibrio e complessità, maturità e consistenza, cerco l’eccellenza. Non mi importa se una botte differisce dallo «stile» di quella distilleria, le botti non conformi, a volte, possono essere le migliori. Allo stesso modo, l’età di maturazione non comanda, conta molto di piu’ la «maturità» del prodotto.
Mentre c’è bellezza in una botte, che nel tempo, ha esalato il suo vigore giovanile agli angeli, abbracciando la quercia, per trovare armonia e un equilibrio piu’ grande, la piu’ vecchia potrebbe non essere, la piu’ complessa, la piu’ perfettamente bilanciata.
In poche parole, non ci sono regole per la nostra gamma: ma ogni whisky della nostra collezione è unico, un’espressione autentica di un luogo, tempo o persona.
Pensiamo che i nostri whisky siano esoterici e straordinari.