Podere il Giangio, sulle colline che dominano il bacino di Gambellara. Il terreno, caratterizzato da una leggera acidità, una tessitura sabbiosa e un ricco contenuto di minerali, si è originato nel corso dei secoli attraverso l'alterazione di rocce vulcaniche. La ridotta fertilità del substrato permette alle viti di mantenere un equilibrio naturale tra vegetazione e produzione. SISTEMA DI ALLEVAMENTO: La pergola veronese. DENSITÀ DELLE PIANTE: 3.000 viti per ettaro (1.215 per acro). L'età media delle viti è di 16 anni. RESA: 60 quintali di uva per ettaro (2,67 tonnellate per ettaro). VINIFICAZIONE E AFFINAMENTO: Dopo la vendemmia, le uve vengono sottoposte ad appassimento per 4 mesi in appositi locali asciutti e ventilati. La fermentazione delle uve appassite dopo la pressatura avviene a una temperatura controllata di 18° C. La maturazione si effettua in botti di rovere dell'Allier da 7 ettolitri per 10 mesi ed è seguita da altri 12 mesi di affinamento in bottiglia. Gradazione alcolica 14% vol.
Roscetto in purezza, al naso presenta una ricca gamma di sensazioni olfattive che vanno dalla banana all’ananas, dalle sensazioni vegetali a quelle vanigliate. Al gusto è prepotente, ricco, morbido e pieno, con un’ottima e lunga persistenza gusto-olfattiva.
Da un’accurata selezione di uve Sauvignon Blanc e Sémillon. Conte della Vipera rende omaggio ai primi proprietari del castello e l’etichetta riporta la cappella di San Giovanni del XIII secolo, situata nella proprietà.
Il pecorino è un vitigno a bacca bianca, di antica diffusione nel Piceno. Sull'origine di questa varietà non è stata fatta molta chiarezza, le prime tracce bibliografiche del pecorino risalgono al tempo di Catone il Censore che lo classificava, insieme con altri vitigni), nel gruppo delle aminee. Oggi grazie ad un lavoro di recupero e di selezione e all’audacia di pochi viticoltori cominciano ad essere disponibili i primi vini.
Da un’accurata selezione di uve Sauvignon Blanc e Sémillon. Conte della Vipera rende omaggio ai primi proprietari del castello e l’etichetta riporta la cappella di San Giovanni del XIII secolo, situata nella proprietà.
Il Riesling è un vitigno tipico di nord Italia, Germania e Alsazia; Jasci & Marchesani ha deciso di scommettere su questo vitigno e ha vinto la scommessa in pieno. Un prodotto unico, le cui uve vengono raccolte rigorosamente a mano, lavorate tramite vinificazione in bianco e infine affinate per 6 mesi in botte di acciaio e bottiglia.
Splendida espressione del Sauvignon blanc, la vinificazione avviene in piccoli fusti di acciaio termo-regolati e l’affinamento, sempre in acciaio, dura 2/3 anni.
Questo Verdicchio di Matelica DOC nasce da alcuni vigneti situati in zona collinare con ottima esposizione dove le particolari condizioni climatiche favoriscono la loro conduzione biologica.
Varietà antica, incrocio di Zibibbo e Catarratto, per un vino con aromaticità concentrata e complessità. A Regaleali è coltivato nella collina a fianco di Case Vecchie. Noi proviamo a giocare sui diversi tempi di raccolta: una parte in anticipo, per ricavare freschezza e mineralità, e la restante a conferire struttura e corpo.
Vino passito ottenuto dall’appassimento delle uve su pianta con vendemmia nella prima decade di dicembre e riposte in piccole cassette. Fermentazione e affinamento di 12 mesi in barrique di acacia e rovere francese.
Souvignier gris. Vino bianco macerato. Le viti di questa varietà rara sono state piantate nel 2006. Seducenti le bacche con il loro colore dalle tonalità opache come anche brillanti, da magenta a ruggine, rame, viola e lilla.
ll nome della Falanghina deriva probabilmente dall’uso dei pali detti “falange” che sin dall’antichità venivano usati per sostenere le viti. Pur avendo testimonianze scritte solo a partire da metà Ottocento, gli esperti sostengono si tratti di un vitigno contemporaneo rispetto al Fiano e al Greco che invece risalgono al I secolo a.C.