Fermentazione: a temperatura controllata (25-30°) in tini in acciaio. Affinamento: in tini in acciaio con successivo breve passaggio in legno Alcol: 13,5% Temperatura di servizio suggerita: 16-18°C. Vino dal profumo complesso che a partire dai sentori di confettura di prugna e mora, si arricchisce di note di vaniglia, liquirizia e cuoi, derivanti dall’affinamento. In bocca è equilibrato e persistente. Si sposa alla perfezione con piatti della cucina toscana, come tortelli al ragù di cinghiale o pici all’aglione.
Vino storico di casa Antinori che, dall’annata 2011, viene prodotto con uve provenienti dalla tenuta Tignanello. É composto quasi interamente da uve Sangiovese unite ad una piccola quota di altre varietà complementari. Un vino che si presenta come piena espressione di qualità ed eleganza del Sangiovese di queste zone
Best seller della linea, venduto in 55 paesi, il Marina Cvetic Riserva ha contribuito notevolmente alle fortune del Montepulciano nel mondo. Numerosi i riconoscimenti ricevuti negli anni, tra cui l’inserimento nella “World Top 100” della rivista americana Wine Spectator. Di grande complessità, freschezza ed equilibrio, ha una struttura tannica fine e vellutata e una ricca trama aromatica. Profondo e armonico, chiude con rara pulizia ed è destinato a regalare grandi emozioni con il passare degli anni.
Nebbiolo 100%. Rosso granato intenso, profumo complesso con sentori floreali, fruttati e speziati. Tannico, strutturato, equilibrato, persistente. Si abbina bene a piatti di carne e ai formaggi. 13,5% vol. alcolico.
Realizzato con uve in purezza dei vigneti di Cocciapazza che insistono su terreni argillosi e calcarei, si presenta con un color rosso rubino vivo e un bouquet intenso e vivace, caratterizzato da note di ciliegia e ribes, violetta e tabacco. Affinato in acciaio per un anno, il Montepulciano Gianni Masciarelli si fa notare per freschezza, equilibrio e una straordinaria versatilità, in grado di esaltare i sapori invernali della gastronomia italiana tanto quanto piatti esotici come gulasch e anatra alla cantonese.
l simbolo di una terra e dei suoi sentieri: una piccola lamiera, mossa dal vento come una bandiera (o “bandina”), sul tetto di casa Castagnedi, punto di riferimento per chi un tempo percorreva i Monti Garbi.
Questo vino nasce dai terreni rocciosi e calcarei di Magliano di Grosseto, nella parte sud-ovest della Maremma Toscana, da una zona vinicola divenuta famosa per i blend che hanno dato vita ai grandi vini Supertuscan ottenuti da varietà bordolesi.
Il Matarocchio nasce dalla voglia di creare a Guado al Tasso un vino che fosse la massima espressione di una singola varietà e di una singola parcella di vigneto. Un vino di straordinaria integrità, con un grande potenziale di invecchiamento, espressione autentica del Cabernet Franc in purezza.
Amarone della Valpolicella DOC 2007. Vino rosso da uve Corvina 60%, Rondinella 20%, Corvinone 20%. Corposo e vellutato, dal profumo caratteristico che ricorda i fiori di pesco. Colore rosso granato piuttosto carico. Da abbinare a carni e selvaggina.
Château Margaux è uno di quei Grands Crus che costituiscono la reputazione dei vini della regione di Bordeaux e più in particolare della riva sinistra, nel Médoc. Frutto di un lavoro certosino, Château Margaux 2018 presenta la firma aromatica dei più grandi Margaux.
All’origine l’appezzamento era chiamato ‘Villa de Coronis’, oggi è Podere Corone, 5 ettari dai quali si vendemmia solo nelle annate ritenute eccezionali. Questo Merlot nasce da una raccolta manuale, tra la prima e la seconda decade di Settembre, una vinificazione a temperatura controllata, macerazione di 15-18 e un affinamento di circa 16 mesi in piccoli fusti di rovere francese. Rifinito in bottiglia per 7-9 mesi, ecco un Merlot che nulla ha in comune con gli stereotipi di vino ‘piacione’ e ‘ruffiano’: solo 18.000 le bottiglie prodotte, per una piccola chicca.
Sassicaia è senza dubbio uno dei più celebri vini italiani nel mondo. Proviene da un vigneto di 75 ettari particolarmente vocato, in cui le parcelle presentano caratteristiche differenti, con formazioni calcaree e un alto contenuto sassoso, particolarità da cui deriva probabilmente il toponimo “Sassicaia”.