Passerina T. Aquilane IGT Testarossa - Pasetti 75cl 2020
10,90 €
Tasse incluse
Versione giovane della linea storica Testarossa, la passerina trova nel territorio di Capodacqua (AQ) la sua massima espressione. La sua freschezza spazia dall’erbaceo al minerale, con caratteristiche di grande finezza ed eleganza
Politiche per la sicurezza
Paga in modo sicuro con carte di Credito e debito tramite Nexi XPay.
Politiche per le spedizioni
Consegna entro 48 ore. Gli ordini effettuai entro le 15 verrano spediti entro le 17 stesso giorno.
Politiche per i resi merce
Possibilità di reso dell’ordine entro 14 giorni dalla data di consegna
I vigneti si estendono nel Comune di Capestrano ai piedi del massiccio centrale Gran Sasso sui Monti della Laga a 450 m s.l.m. Il vigneto si estende su un versante collinare che risale il versante orientale della valle (esposizione sud-ovest), a partire da uno specchio d’acqua fresca a pura, considerato la sorgente del torrente Tirino. La densità dei nostri impianti è di 5200 ceppi per ettaro con una resa media che va dai 90 - 100 quintali (ha). E’ un ambiente incontaminato, caratterizzato da altissima luminosità, bassa umidità atmosferica, frequenti brezze, un’escursione termica tra giorno e notte che nell’epoca della maturazione può raggiungere anche i 20 gradi centigradi a beneficio di una maturazione completa ed equilibrata, con elevato accumulo nel frutto di precursori aromatici. Il suolo è ciottoloso con alta capacità di drenaggio, non si compatta con il passaggio ed è sempre accessibile dopo le piogge. Le caratteristiche di questo ambiente favoriscono la sanità naturale della pianta e lo rendono quindi particolarmente vocato a una viticoltura a basso impatto ambientale. (L’altopiano di Capestrano rappresenta un “terroir” viticolo pedemontano del tutto particolare, la cui alta vocazione qualitativa è stata riscoperta in tempi relativamente recenti, anche in relazione al riscaldamento globale del clima, i cui effetti qui non si fanno sentire in modo negativo). I primi insediamenti delle popolazioni sul Tirino risalgono al V secolo A.C. durante le molteplici invasioni dei saraceni. Il ritrovamento del Guerriero di Capestrano ne è la testimonianza. 100% Passerina Campolese. Appartenente alla famiglia dei Trebbiani, può essere considerato un vitigno autoctono dell’Italia centrale. Viene coltivato su modeste superfici soprattutto in Abruzzo, dove ha avuto diverse denominazioni: “Trebbiano campolese o camplese” nel teramano e nell’aquilano, “Trebbiano scenciato” nel chietino e “Trebbiano dorato” nel pescarese. Il grappolo è medio, quasi spargolo, alato-composto. La maturazione è media/medio-tardiva e si caratterizza per una lenta capacità di accumulo degli zuccheri non accompagnata da una proporzionale demolizione dell’acidità in prossimità dell’epoca tradizionale di vendemmia (prima decade di ottobre). La Passerina ha dimostrato una buona resistenza alle principali avversità. Vino giallo paglierino con riflessi verdolini. Vino intenso con aromi floreali di ginestra e fruttati di mela, agrumi e frutta fragrante. Di ottima acidità e persistenza, presenta una buona sapidità e una marcata mineralità. Il finale è erbaceo ed elegante. Vendemmia: Generalmente fine settembre. Vinificazione: In bianco, criomacerazione a 4 °C per 24 ore, pressatura soffice, con successiva refrigerazione per favorire la decantazione. Fermentazione con l'ausilio di lieviti selezionati a bassa temperatura (10 °C - 13 °C), in acciaio. Affinamento: Due mesi acciaio sulle fecce nobili, successivamente 3 mesi di affinamento in bottiglia. Modo di Servirlo: Lasciare riposare il vino almeno 10 giorni dopo l’arrivo. Va servito a temperatura di 8 - 10 °C. Abbinamenti Gastronomici: Si può apprezzare con la cucina di mare, antipasti, zuppe di pesce, molluschi e crostacei, pesci al forno, carni banche. Modi di Conservazione: La bottiglia deve essere tenuta preferibilmente in posizione orizzontale in ambiente preferibilmente protetto da fonti di calore o luce diretta, ad una temperatura compresa tra i 15 °C e i 18 °C e umidità al 60 - 80 %. Dati Analitici: Gradazione Alcolica: 13,00 % Vol. Zuccheri residui: 2,70 g/l. pH: 3,28 g/l. Acidità Totale: 5,80 g/l. Acidità Volatile: 0,19 g/l.
Situata tra Mersault e Chassagne, la denominazione Puligny Montrachet ha una superficie totale di 24 ettari. Vino che offre tutta la ricchezza degli aromi in equilibrio all’acidità, ad una grande eleganza, grassezza ed austerità.
Vino radicale, giallo paglierino con riflessi dorati, opaco; al naso è complesso con sentori di agrumi maturi, frutta candita, cedro; al palato offre morbidezza e calore, ma soprattutto bevibilità, unita ad una struttura masticabile da vino rosso, lunghissimo nella persistenza con note mineral
Questo Verdicchio di Matelica DOC nasce da alcuni vigneti situati in zona collinare con ottima esposizione dove le particolari condizioni climatiche favoriscono la loro conduzione biologica.
Un elegante charmeur che seduce a pranzo e a cena, d’estate come in inverno. Ognuno senta cosa naso e bocca gli ispirano. Che siano note di giardino mediterraneo o di fieno alpino, speziato, salato, minerale. Un tipo focoso dal carattere marcante ma allo stesso tempo morbido.
I vigneti sono situati ad un’altitudine di circa 400 metri e ricadono nel territorio del Parco del Gran Sasso Monti della Laga; una forte suggestione è data dalla vicina presenza delle imponenti Montagne Gemelle.
Verdicchio Di Matelica DOC è un Cru, cioè è prodotto tutti gli anni con gli stessi vigneti, coltivati esclusivamente per l’ottimizzazione produttiva di questo vino.
Nella gamma dei vini proposti il prodotto di spicco è il Moscato d’Asti DOCG, vino bianco dolce che rappresenta il fiore all’occhiello della viticoltura piemontese, poiché unico e inimitabile. Viene prodotto esclusivamente nelle colline del basso Piemonte e in soli 52 comuni che interessano le provincie di Asti, Alessandria e Cuneo. Si ottiene dalla lavorazione di uve Moscato Bianco, vitigno da lungo tempo coltivato in Piemonte.
ll nome della Falanghina deriva probabilmente dall’uso dei pali detti “falange” che sin dall’antichità venivano usati per sostenere le viti. Pur avendo testimonianze scritte solo a partire da metà Ottocento, gli esperti sostengono si tratti di un vitigno contemporaneo rispetto al Fiano e al Greco che invece risalgono al I secolo a.C.
Uve Chardonnay unite ad una piccola parte di Grechetto per un vino pensato per affinare nel tempo e rappresentare l’eleganza e la complessità di un luogo unico
Il Fiano è un vitigno dalle antiche origini che risalgono ai tempi dei romani. Dopo il periodo difficile degli anni Sessanta, durante il quale si è rischiato di perdere il patrimonio antico delle varietà autoctone della provincia, il lavoro caparbio di Antonio Mastroberardino ha riportato il Fiano tra i vitigni più coltivati in provincia di Avellino, generando entusiasmo per la coltivazione anche fuori della regione. Grazie alle sostenute acidità si esprime con numerose sfaccettature con un fascino irresistibile negli anni.
Bramito nasce dai vigneti dell’antico Castello del Castello della Sala. Un varietà, lo Chardonnay, che trova in questo particolare terroir, un suolo derivante da sedimenti fossili con infiltrazioni d’argilla, un’espressione dalla spiccata mineralità ed eleganz
Il “Luna Storta” è ottenuto dall’appassimento su graticci di uve selezionate delle colline del Montello per raggiungere la giusta concentrazione zuccherina.
Ispirato alle tradizioni culturali e culinarie dell‘Antica Roma, le sette erbe e spezie che crescono naturalmente sui Sette Colli su cui sorge la capitale, vengono amalgamate in una miscela versatile e delicata, ricca di storia e tradizioni.
Questo rosato, viene prodotto da un vigneto di oltre 40 anni, allevato a cordone speronato con una densità di 2200 ceppi per ettaro con una resa di 8000 Kg/ha. La zona di produzione è sulle colline intorno a Paterno di Campli ad un’altitudine di 400 metri s.l.m.
Cuvée Prestige, essenza della Franciacorta in stile Ca' del Bosco. Un gioiello nato nel 2007 da un sapere lungo trent'anni. Solo le migliori selezioni di uva Chardonnay, Pinot nero e Pinot bianco provenienti dalle migliori vigne, vengono vinificate separatamente e sapientemente assemblate alle riserve delle migliori annate (almeno il 20%), nel rito magico della creazione della Cuvée.
Un grandissimo vino, capace ad ogni sorso di farci innamorare dei vitigni autoctoni della Costiera Amalfitana e di esprimere tutte le sue potenzialità con l’invecchiamento. Il Furore Bianco Fiorduva di Marisa Cuomo è davvero un capolavoro dorato.
74,90 €Prezzo
Versione giovane della linea storica Testarossa, la passerina trova nel territorio di Capodacqua (AQ) la sua massima espressione. La sua freschezza spazia dall’erbaceo al minerale, con caratteristiche di grande finezza ed eleganza