BOIA più che un birrificio è un concept. Un concept che nasce a 4 mani tra la provincia di Varese e la Val d’Ossola nella primavera del 2020. Un’idea assoluta nata dalla volontà di lanciare un beerfirm tra i 4 fondatori, Gabriele, Fabio, Matteo e Gianpaolo, 4 teste unite dalla stessa passione e dalla voglia di stupire. Boia nasce come imprecazione per eccellenza di quel 2020 assurdo. Successivamente e in corso d’opera si è deciso però di collegare BOIA alla figura professionale incaricata dell’esecuzione delle pene di morte e delle torture cercandola di reinterpretare con etichette che avessero un nesso “ilare” con le birre prodotte e che raccontassero sempre questi strumenti e la loro leggenda. La filosofia produttiva è fortemente legata ai canoni nord europei. Il pay off è semplice e diretto, “We don’t accept responsabilities for our beers” a voi la scelta!
Solito carico insensato di luppoli per questa potente Double IPA in salsa East Coast. Aspetto chiaro, leggermente velata per la presenza di cereali non maltati e un abbondante Dryhop. Al naso, la frutta tropicale è dominante (Citra, Idaho7 e Cryo Pop si completano perfettamente), esaltati anche dal lievito tipico del Nord East Americano. La frutta è protagonista anche in bocca, facendoci ritrovare quanto già anticipato dal naso. Nonostante la gradazione alcolica rimane una birra ben bilanciata e di facile beva.
La seconda della serie, altro batch sempre con East Side, ancora più dark della “sorellastra”. Cacao e caffè invadono le narici, seguiti dal tremendo e pericoloso graffio del peperoncino Habanero preannuncia una beva decisamente interessante ed estremamente “pungente”.
Session Ipa dagli importanti sentori agrumati di arancia, pompelmo e limone fino a qualche timido accenno floreale e tropicale. Corpo esile e di bassa gradazione alcolica.
Freschissima American Ipa (stile West Coast), dorata e profumata. I mix di luppoli Cryo Pop, Motueka e Mosaic sono utilizzati in sinergia con una generosa quantità di pompelmo rosa.