Uve selezionate nei vigneti di Caprafico (Ch). Altimetria media: 500 metri s.l.m. (Viticoltura di montagna). Tipologia del terreno: Terreni di medio impasto tendente al calcareo con forte presenza di scheletro. Tipologia di impianto: Pergola. Densità di impianto 1600 Ceppi per ettaro. Tipologia di potatura: Sperone. Resa per ettaro: 70 ql. di uva. Le uve vengono sottoposte a diraspatura, seguita da immediato abbassamento della temperatura fino a 4°C, il diraspato viene inserito in vasche di acciaio coibentate e refrigerate per effettuare la tecnica della criomacerazione (macerazione a freddo degli acini) per un intervallo temporale di 6 ore circa. Segue la pigiatura soffice e successivo mantenimneto a bassa temperatura dei mosti per favorire la decantazione e 'eliminazione dei torbidi in sospensione. La fermentazione avviene sempre a temperature controllate (15°C) in vasche d'acciaio. per tutto il tempo dell'affinamento in acciaio (fino a febbraio circa), l'ormai vino rimane ad una temperatura di circa 10°C per mantenere intatto il patrimonio aromatico. Il Cru "Mantica"è stata una scommessa nata 18 anni fa nella quale si voleva riscoprire un vitigno autoctono dalle grandi potenzialità qualitative. Il materiale genetico prelevato da un vecchio vigneto ai piedi della Maiella, è stato ripropagato sul sito mantica. Ad oggi la produzione di questa riscoperta è di 3270 bottiglie di Pecorino Superiore. Analisi sensoriale: Colore Cristallino, giallo verdolino con riflessi dorati. Olfatto Si apre con un'esplosione floreale a cui si susseguono note di frutta tropicale, arancio, mango e legegre sensazioni vegetali. Gusto Sapido, minerale, corposo, persistente, il tutto sostenuto da una piacevole freschezza e finale aromatico.
Il Pecorino è un vitigno a bacca bianca estremamente rappresentativo per l’Abruzzo, e Jasci & Marchesani riesce a regalarci una bellissima espressione. Raccolta a mano, vinificazione in bianco e affinamento di 6 mesi in tini d’acciaio e bottiglia.
Storicamente un vitigno utilizzato per la sua acidità e la sua produttività, il Carricante è probabilmente oggi una delle varietà più interessanti e dalle diverse sfaccettature ancora da scoprire. Mineralità, note sulfuree, sentori di idrocarburi, anche in annate giovani. È espressione della verticalità dei vini del Vulcano. Un vino che riflette la natura del territorio da cui proviene, l’Etna.
I vigneti sono ubicati nell'Agro Pontino, nelle vicinanze del luogo dove fu ritrovato, nel 1907, il bassorilievo del giovane greco Antinoo, da cui ha preso il nome il vino.
Pigiatura soffice delle uve, il vino si presenta con un colore giallo brillante con riflessi verdognoli. Profumo agrumato, aromatico. E’ un vino da consumarsi entro l’annata successiva a quella di produzione per poterne gustare al meglio le caratteristiche organolettiche.
Al “cuore” della storia Masciarelli. Dal legame privato e professionale tra Gianni e Marina nasce nel 1991 la linea di prodotti che porta il suo nome. Composta da ben 6 referenze, la linea Marina Cvetic si caratterizza per la presenza di vitigni internazionali in purezza (Merlot, Cabernet Sauvignon, Chardonnay) a fianco a Montepulciano e Trebbiano. La lettura che se ne offre è originale e di carattere: strutturati ed eleganti, i vini Marina Cvetic sono una “voce fuori dal coro” per i palati più esigenti e smaliziati
Vino radicale, giallo paglierino con riflessi dorati, opaco; al naso è complesso con sentori di agrumi maturi, frutta candita, cedro; al palato offre morbidezza e calore, ma soprattutto bevibilità, unita ad una struttura masticabile da vino rosso, lunghissimo nella persistenza con note mineral
L’azienda Lunaria sceglie di applicare l’agricoltura biodinamica. Un metodo alla continua ricerca di processi e tecniche innovative nel rispetto assoluto non solo del territorio e delle sue leggi, ma anche dell’agricoltore come custode dei suoi segreti. La biodinamica è regolamentata da rigorose normative che ne fissano gli standard qualitativi a garanzia del consumatore. Ne consegue un duplice controllo sulla produzione, effettuato sia dagli organismi per il biologico sia dalla Demeter Italia, un’associazione privata di produttori, trasformatori e distributori che esamina e valuta dal punto di vista tecnico e scientifico l’applicazione del metodo biodinamico su tutto il territorio nazionale.
Origina da piccoli grappoli di Chardonnay, raccolti manualmente in un vigneto che negli anni ha raggiunto un giusto equilibrio per produrre uve di grande concentrazione.
Un vigneto sperimentale circonda Casadonna: nato in partnership con l’azienda di Tollo (CH) Feudo Antico e con il coordinamento del Professor Attilio Scienza dell’Università degli Studi di Milano, è piantato prevalentemente a Pecorino (specie autoctona abruzzese che qui ha la sua espressione di maggiore altitudine nella regione) con pochi filari di Pinot nero, Riesling, Silvaner e Veltliner – uve adatte ai climi freddi. È un vigneto eroico, posto com’è a 860 metri sopra al livello del mare, e presenta comprensibili difficoltà nella lavorazione.
Il re di Islay è rinato sottoforma di una fenice coronata dalle fiamme, capace di alimentare gli alambicchi di Lagavulin regalando note di fumo e spezie.