ALTITUDINE 650 m. TERRENO terreni alluvionali contenenti quarzofillite, ricchi di scheletro e molto profondi. VINIFICAZIONE Appassimento delle uve mature in cassette traforate per 5 mesi, pigiatura delicata dopo un breve tempo di contatto con le bucce, fermentazione lenta in serbatoi in acciaio inox e successivo affinamento in barrique per 5 mesi. CARATTERISTICA: Colore giallo oro intenso. Profumo deciso e aromatico, con sentore di rosa e frutta secca. Sapore dolce e suadente, pieno, robusto. INVECCHIAMENTO 6 – 8 anni. ABBINAMENTO ideale come vino da dessert, si abbina a formaggi saporiti. TEMP. DI SERVIZIO 8° – 10°. VALORI ANALITICI Gradazione alcolica 10 % vol. Zuccheri residui 228,5 g/l Aciditá 7,0 g/l
Un vigneto sperimentale circonda Casadonna: nato in partnership con l’azienda di Tollo (CH) Feudo Antico e con il coordinamento del Professor Attilio Scienza dell’Università degli Studi di Milano, è piantato prevalentemente a Pecorino (specie autoctona abruzzese che qui ha la sua espressione di maggiore altitudine nella regione) con pochi filari di Pinot nero, Riesling, Silvaner e Veltliner – uve adatte ai climi freddi. È un vigneto eroico, posto com’è a 860 metri sopra al livello del mare, e presenta comprensibili difficoltà nella lavorazione.
Questo autoctono abruzzese ha le radici salde del saggio, il carattere ostinato del vignaiolo, il corpo del sognatore, flessibile come la vite, dal latino viere che significa appunto curvare. Gelsomino e miele sorrideranno al tuo animo delicato. Salvia e agrumi converseranno col tuo spirito inquieto
Vino di punta dell’azienda, la linea Testarossa è quella che meglio riassume la filosofia aziendale del voler rimanere fortemente legati alle tradizioni e alla storia familiare. Questa etichetta storica nasce per celebrare la superba bellezza delle donne della famiglia Pasetti, aventi i capelli rossi
Ibrido di Catarratto e Moscato d’Alessandria creato alla fine del 1800 dal barone Antonio Mendola, il Grillo racchiude in sé l’acidità e gli aromi freschi, agrumati ed erbacei, tipici del Catarratto e quelli dolci e floreali del Moscato. Diffuso a partire dall’800 principalmente nella provincia di Trapani per la produzione di Marsala, oggi viene interpretato in chiave moderna per ottenere un vino fresco, aromatico e di piacevole bevibilità.