Anche se la storia del whisky in Giappone è indiscutibilmente legata a Masataka Taketsuru, fondatore della distilleria Nikka, la storia delle distillerie nel Paese del Sol Levante è ben più antica; infatti, già nel lontano 1888, venne fondata la White Oak Distillery a Akashi. Partita con piccole produzioni di whisky ma già conosciuta per la produzione di Saké e Shochu, è arrivata negli anni ad affermarsi come una delle principali produttrici di puro malto e whisky di tutto il Paese. L’azienda è molto attenta ad ogni passaggio coinvolto nella produzione di whisky; dalla distillazione, eseguita rigorosamente tramite metodi tradizionali e alambicchi discontinui, all’affinamento, che avviene in botti di rovere per un minimo di 3 ad un massimo di 8 anni per i puromalto.
La produzione dei blended whisky punta all'ottenimento di prodotti armonici e bilanciati tramite la sapiente miscelazione di single malt, whisky ottenuti dalla distillazione di una singola tipologia di orzo maltato, e grain whisky, ovvero whisky da varie tipologie di cereali non maltati. Ne risultano distillati tendenzialmente con meno carattere e dalle note gustative meno decise, ma comunque dotati di grande armonia, profumi e piacevolezza.
Note di gusto
Colore ambrato chiaro con note luminose e intriganti. Al naso note di albicocca disidratata, miele e vaniglia. Al palato è morbido, avvolgente e bilanciato, con un finale più deciso e speziato.