Questo vino bianco Costa d’Amalfi nasce da un sapiente assemblaggio fra i due vitigni autoctoni a bacca bianca largamente coltivati all’interno dei confini regionali della Campania, Falanghina e Biancolella.
Il Greco di Tufo è una delle poche varietà bianche ad avere un’alta propensione all’invecchiamento. Questo antico e prestigioso vitigno è stato portato nella provincia di Avellino dai Pelagi, dalla Tessaglia in Grecia, nel primo secolo avanti Cristo.
Ibrido di Catarratto e Moscato d’Alessandria creato alla fine del 1800 dal barone Antonio Mendola, il Grillo racchiude in sé l’acidità e gli aromi freschi, agrumati ed erbacei, tipici del Catarratto e quelli dolci e floreali del Moscato. Diffuso a partire dall’800 principalmente nella provincia di Trapani per la produzione di Marsala, oggi viene interpretato in chiave moderna per ottenere un vino fresco, aromatico e di piacevole bevibilità.
Varietà antica, incrocio di Zibibbo e Catarratto, per un vino con aromaticità concentrata e complessità. A Regaleali è coltivato nella collina a fianco di Case Vecchie. Noi proviamo a giocare sui diversi tempi di raccolta: una parte in anticipo, per ricavare freschezza e mineralità, e la restante a conferire struttura e corpo.
Il Côtes de Provence Rosé “Les Domaniers” nasce da vigne impiantate sui costoni in mezzo ai cipressi ed ai roseti caratteristici della regione. L’assemblaggio è quello tipico della denominazione d’origine Côtes de Provence: grenache, cinsault e syrah.
Alla vista si presenta giallo dorato. Al naso si esprime con un bouquet complesso di acacia e glicine, con percezioni di pesca, miele, agrumi canditi, zenzero e nuance di erbe aromatiche sullo sfondo. Al palato risulta dolce ed equilibrato, delicatamente sapido, leggiadro e di buona freschezza.