Dai vigneti della tenuta Pèppoli, nasce un Chianti Classico da uve Sangiovese unite a varietà complementari, concepito per essere apprezzato nel pieno dell’espressione del frutto. Un vino capace di rappresentare il territorio del Chianti Classico e la sua storica varietà attraverso i tipici aromi floreali e fruttati
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La stagione 2018 si è aperta con un inverno tendenzialmente regolare, sia nelle temperature che nelle piogge, garantendo un inizio di germogliamento in linea con la media storica del territorio. Il periodo primaverile, in particolare il mese di maggio, è stato caratterizzato da precipitazioni frequenti e temperature leggermente al di sotto della media. I mesi estivi sono stati generalmente caldi, asciutti e senza picchi termici; queste condizioni climatiche hanno permesso di avviare al meglio il processo di maturazione delle uve, terminato in modo ottimale grazie ad alcuni eventi piovosi nel mese di agosto e al periodo asciutto e ventilato di settembre. La vendemmia del Sangiovese destinato a Pèppoli è avvenuta a partire dal 10 Settembre. Le uve, raccolte separatamente per varietà, sono state diraspate, pigiate delicatamente e introdotte in serbatoi di acciaio inox. La fermentazione alcolica ha avuto luogo ad una temperatura controllata tra i 26 ed i 28 °C in modo da esaltare l’espressione aromatica e preservare le note fruttate e floreali di ciascuna varietà; la macerazione, gestita con interventi meccanici volti all’estrazione di tannini soffici e dolci, è decorsa in circa 10 giorni per il Sangiovese e due settimane per le varietà complementari; al termine della fermentazione malolattica, completata entro la fine dell’inverno per tutte le varietà, il vino è stato assemblato e trasferito in legno, dove ha maturato per circa nove mesi in botti grandi di rovere di Slavonia e, per una piccola parte, in barrique e in serbatoi di acciaio inox. L’imbottigliamento è avvenuto a dicembre 2019. Dai vigneti della tenuta Pèppoli, nasce un Chianti Classico da uve Sangiovese unite a varietà complementari, concepito per essere apprezzato nel pieno dell’espressione del frutto. Un vino capace di rappresentare il territorio del Chianti Classico e la sua storica varietà attraverso i tipici aromi floreali e fruttati. Pèppoli viene prodotto dal 1985 e dall’annata 2013 parte delle uve vengono vinificate nella cantina Antinori nel Chianti Classico. Pèppoli 2018 si presenta di un colore rosso rubino. Al naso spicca per le intense note di frutta rossa, come ciliegia e fragola, ben in equilibrio con sensazioni floreali di rosa canina; completano il bouquet delicati sentori speziati uniti ad aromi di tostatura dolce e di erbe aromatiche. Al palato è vivace, fresco, con tannini morbidi e un retrogusto che richiama le note percepite al naso.
Il Chianti Superiore Ruffino dell'omonima azienda nasce nei vigneti situati nelle più vocate aree di produzione del Chianti: le colline aretine e l'area intorno al borgo di Monteriggioni.
Esclusivamente uve di Syrah per celebrare il territorio Cortonese attraverso un vino avvolgente e delicato. Il suo nome si ispira al Dio Achelo, raffigurato in una delle più importanti opere etrusche custodite al Museo dell’Accademia Etrusca di Cortona.
Si tratta del prodotto storicamente più noto e rappresentativo della produzione emiliana riconducibile ai lambruschi. Ideale con i piatti della tradizione emiliana, particolare è il profumo gradevole che ricorda quello delle violette.
È stato il primo Sangiovese ad essere affinato in barriques, il primo vino rosso moderno assemblato con varietà non tradizionali (quali il Cabernet), e tra i primi vini rossi nel Chianti Classico a non usare uve bianche. Tignanello è una pietra miliare. È prodotto con una selezione di Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc.
Il Rosso del Conte, nato nel 1970, è la prima espressione di grande qualità e longevità prodotta in Sicilia. Voluto e creato dal Conte Giuseppe esprime le caratteristiche della Tenuta Regaleali. Alle origini Perricone e Nero d’Avola, coltivato ad alberello nella vigna San Lucio. La sua storia è lunga e fatta di numerose evoluzioni tra cui diverse tipologie di affinamento (botti di castagno dal 1970 al 1987, botti di rovere di Slavonia fino al 1991 e successivamente tonneaux e barrique di rovere francesi). Fu il primo vino da Vigna Unica in Sicilia.
Il Barboursville è un Cabernet Sauvignon strutturato per sposarsi con la complessa sontuosità dei sapori e delle tessiture di carni e cacciagione, cotte arrosto o ai ferri, non da sorseggiare fumando un sigaro. La stagione di crescita favorisce un’elegante evoluzione del vino, invecchiato in botti appositamente selezionate per un adeguato affinamento in legno, valutato tenendo conto della sua struttura e vivace carica fruttata. Il risultato è un Cabernet Sauvignon che ha ritrovato la compatibilità con una gamma di piatti molto più ampia, oltre che ideale per accompagnare, con appagante eleganza, classici come bistecche e formaggi stagionati.
Pavillon Rouge 2019 di château Margaux è realizzato con la stessa cura del Grand Vin della proprietà. Tra il Pavillon rouge 2019 e il Grand Vin della tenuta ci sono, infatti, delle marcate somiglianze stilistiche.
L'Amarone della linea Télos di Sant'Antonio nasce in vigneti situati in località Monti Garbi, nel comune veronese di Mezzane di Sotto. La produzione di questo vino non prevede l’aggiunta di solfiti.
Secondo vino del prestigioso Premier Grand Cru Classé, Château Lafite-Rothschild, Carruades de Lafite 2018 riflette l'identità dei grandi terroir di Pauillac che l'hanno fatta nascere.
100% Nebbiolo. Rosso rubino con riflessi granato. Aromi complessi, note fruttate mature di lampone, more e ribes, sfumature floreali, china, iodio, tabacco e cuoio. La bevuta è succosa e fresca, liscia nella trama tannica e imponente nella struttura. Balsamica la chiusura. Da scegliere con le carni rosse o con la cacciagione, è favoloso con la lepre in salmì.
Il Cabernet Sauvignon Don Melchor nasce nei vigneti situati a Puente Alto, nel cuore della regione Maipo Valley, prestigiosa e nota area per la produzione di vini di qualità.
E’ un vino da tutto pasto. Tuttavia si accosta in modo eccellente con antipasti delicati, salumi speziati, uova, minestre e zuppe, primi e risotti asciutti, tortellini e ravioli di magro in brodo, paste asciutte condite con formaggi, pollame, carni bianche, carni grigliate, formaggi freschi e semi stagionati.
Nato per l’idea di un Piceno Rosso fresco, elegante e non austero. Il Piceno Rosso viene ottenuto dalle uve prodotte dai vigneti giovani (età media 15-20 anni), con una resa media di 90/100 quintali per ettaro. La prima etichetta è del 2009.
Dai vigneti della tenuta Pèppoli, nasce un Chianti Classico da uve Sangiovese unite a varietà complementari, concepito per essere apprezzato nel pieno dell’espressione del frutto. Un vino capace di rappresentare il territorio del Chianti Classico e la sua storica varietà attraverso i tipici aromi floreali e fruttati