La nostra interpretazione del Nerello Mascalese da vigneti giovani. Terrazze circondate da boschi di castagno e roverella, un territorio ricco di biodiversità che determina la personalità dei vini. Tannini morbidi, buona bevibilità e freschezza. Affina in grandi botti di rovere, un legno non invasivo come richiede il Nerello Mascalese.
Descritto per la prima volta nel 1735, il Perricone – detto “Guarnaccio” dai vignerons di Regaleali – viene allevato in Tenuta sin dal 1959. Dallo storico vigneto San Lucio, una selezione ha permesso di costituire nuove vigne da cui proviene questo vino, ricco di polifenoli e aromi speziati, che evocano ricordi di un’antica tradizione enologica.
Una delle novità più recenti all’interno della gamma offerta da Tasca d’Almerita è il “Tefra”, Etna Rosato che nasce all’interno della Tenuta Tascante. Nerello mascalese in purezza, prende forma da vigne terrazzate poste su sedimenti vulcanici ed esposte a nord. Dopo la vendemmia gli acini vengono pressati direttamente, e la fermentazione si svolge in bianco.
E’ un vino da tutto pasto. Tuttavia si accosta in modo eccellente con antipasti delicati, salumi speziati, uova, minestre e zuppe, primi e risotti asciutti, tortellini e ravioli di magro in brodo, paste asciutte condite con formaggi, pollame, carni bianche, carni grigliate, formaggi freschi e semi stagionati.