Da sette generazioni la famiglia Speri coltiva uva e produce vino in Valpolicella. Autorevole e fedele interprete di un terroir che difficilmente tradisce, l’azienda è ormai un indiscusso punto di riferimento per tutto il mondo dell’enologia italiana. La storia della cantina inizia nella prima metà del 1800, quando erano coltivati pochi ettari di vigneto adiacenti l’abitazione di famiglia. Fin dalle origini, la filosofia aziendale è stata ben impostata e seguita fedelmente, per cui da sempre alla cantina Speri l’uva non è solo stata considerata la base di un buon vino, ma è stata vista come l’essenza del vino stesso, ovvero come la materia unica che ne modella il carattere e ne delinea l’anima. Oggi, la superficie vitata è cresciuta esponenzialmente, ed è arrivata a coprire ben sessanta ettari, ma la filosofia è rimasta la stessa delle origini, come anche la gestione dell’impresa è ancora familiare. Tra i filari, a dettare legge sono i ritmi della natura, e le pratiche adottate sono in linea con le più antiche tradizioni contadine, perché coltivare la terra è uno dei mestieri più vecchi del mondo. Le uve vinificate sono solo quelle di proprietà, e ogni fase produttiva è direttamente curata in ogni singolo dettaglio. La continua ricerca della qualità ha condotto l’azienda a praticare una viticoltura particolarmente attenta alla tradizione e all’ambiente. In cantina, la convinzione è che l’efficienza e l’uso delle più moderne tecnologie non rappresentano nulla senza la maestria di chi le utilizza.
Senza ombra di dubbio questo vino rientra certamente tra i più importanti Valpolicella Superiori. Le uve con cui è realizzato sono raccolte nel vigneto di Monte Sant’Urbano, che dà il nome al vino stesso. È vinificato dopo un appassimento dei grappoli in fruttaio per 20-25 giorni. Matura in tonneaux di rovere per 18 mesi e affina un anno in vetro. Colpisce per la sua grande eleganza e complessità. Ha una forte personalità e si presta all’invecchiamento.