Il Serrone nasce da un idea di Claudio Di Ruscio di ritorno da un viaggio prima in Francia e poi a Bolgheri. Da lì la voglia di sperimentare nel nostro territorio un uvaggio internazionale. La sfida era quella di produrre grandi vini. Individuò l’area più adatta nel Monte Serrone (dove appunto prende il nome il vino) e pianto le prime marze nel 1999.
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Vitigni: 60% Cabernet Sauvignon 40% Merlot. Zona di produzione: Pedaso, Monte Serrone, contrada belvedere. Esposizione completa ad Est. L’altezza del promontorio fa sì che sia sempre ventilato e che la luce del sole ci sia per l’intera durata del giorno. Terreno: franco argilloso, ricco di ossidi di ferro. Sistema di allevamento: Guyot. Densità d'impianto: 4500 ceppi per ettaro. Resa per ettaro: 0,8-0,9kg per ceppo. Prima annata di produzione: 2001. Epoca di raccolta: Per il Merlot fine settembre e fine ottobre per il Cabernet Sauvignon. Raccolta: a mano, in cassette, la mattina presto. Vinificazione: La raccolta avviene in periodi separati. Il primo ad essere vendemmiato è il Merlot, in genere verso la fine si settembre, mentre per il cabernet dobbiamo attendere circa un altro mese. L’assemblaggio viene fatto dopo l’affinamento in piccoli tini di rovere prima dell’imbottigliamento. L’uva diraspata ed il pigiato viene messo in tronco conici dove parte la fermentazione in modo spontaneo con lieviti indigeni, senza temperatura controllata. Dopo 7-8 giorni, vengono aggiunti i lieviti selezionati e viene completata la fermentazione e si prosegue con la macerazione per circa 20-25 giorni. Fermentazione malolattica spontanea e affinamento in piccole botti di rovere per 12 mesi. Temperatura di servizio: 19°c /20°c
Questo vino nasce dai terreni rocciosi e calcarei di Magliano di Grosseto, nella parte sud-ovest della Maremma Toscana, da una zona vinicola divenuta famosa per i blend che hanno dato vita ai grandi vini Supertuscan ottenuti da varietà bordolesi.
L’Amarone “Campo dei Gigli” è uno dei vini più rappresentativi della Tenuta Sant’Antonio. Nasce dall’assemblaggio di uve locali, affinate in tonneaux di rovere francese. I profumi al naso richiamano i frutti rossi, la liquirizia, il pepe nero e il cioccolato. Il gusto è corposo, elegante, equilibrato e di profonda mineralità
Modus – parola latina che richiama il metodo e la misura – è l’espressione moderna di Ruffino nell’unione di tre nobili varietà d’uve. Nato nel 1997, è un Supertuscan premiato da riconoscimenti e critiche favorevoli nel mondo ed è la sintesi di tutti gli elementi che contribuiscono al suo carattere unico: viti, sole, terreni e opera dell’uomo.
Il Brunello di Montalcino Riserva DOCG 'Poggio all’Oro' di Castello Banfi è una Riserva prodotta esclusivamente nelle grandi annate con uve selezionate del vigneto 'Poggio all’Oro'.
Al colore si presenta rosso intenso, con riflessi violacei; all’olfatto emergono note di frutto rosso e di spezie dolci che si fondono in un perfetto equilibrio con le note vanigliate del legno. Il gusto è rotondo, armonico, piacevole con finale di buona persistenza e con tannino dolce.
10 annate in una singola bottiglia. Il meglio delle nostre uve, delle viti e dei terroir per ottenere un vino da sogno…
Tutta la passione e l’amore per la terra in un grande vino che celebra 10 splendide vendemmie nel rispetto di un passato antico. Un frutto meraviglioso ed un territorio inimitabile creano l’eccellenza.
La cantina Franco Conterno realizza questo vino rosso partendo da uno dei vitigni autoctoni più diffusi e coltivati all’interno dei confini del Piemonte, la Barbera. Le uve provengono dai vigneti di proprietà situati nei comuni di Monforte d’Alba, Barolo, Novello e Madonna di Como, e affondano le proprie radici in terreni caratterizzati da un sottosuolo ricco di argilla e tufo.
Lasciato maturare in legno e successivamente affinato in bottiglia prima di essere commercializzato, è un Vino Nobile di Montepulciano da collocare senza esitazione ai vertici della propria denominazione.
Dal colore rosso rubino con nuance granate, presenta un profumo intenso e complesso, di frutti maturi a polpa rossa (ciliegia, lampone, more) in equilibrata fusione con accennate note tostate di legno e cacao amaro. Il sapore secco, caldo, morbido, tannico e persistente ricorda appieno le sensazioni olfattive.
Nato da un progetto voluto fortemente da Claudio Di Ruscio che vede nell’affinamento del Piceno rosso una grande potenziale. Il Piceno Rosso Rusus viene ottenuto dalle uve prodotte dai vigneti più vecchi (età media 45 anni), con una resa media di 60/70 quintali per ettaro. La prima etichetta è del 1997.
Il Serrone nasce da un idea di Claudio Di Ruscio di ritorno da un viaggio prima in Francia e poi a Bolgheri. Da lì la voglia di sperimentare nel nostro territorio un uvaggio internazionale. La sfida era quella di produrre grandi vini. Individuò l’area più adatta nel Monte Serrone (dove appunto prende il nome il vino) e pianto le prime marze nel 1999.