Il vigneto è nel Comune di Controguerra esposto a sud ad una altitudine di 285 m. sul livello del mare. Il terreno è sciolto con piccoli quantitativi di sabbia e limo. Realizzato a controspalliera con oltre 5.000 ceppi per ettaro (2,4x0,8 metri) con una produzione media di 70-80 quintali per ettaro. Le uve vengono raccolte, in genere, nella prima decade di ottobre, dopo una accurata selezione, vengono diraspate, pigiate e vinificate secondo il metodo tradizionale in "rosso" con una lunga macerazione della buccia in vinificatori di acciaio inox ad una temperatura controllata di 28°C. Il vino, terminata la fermentazione malolattica, viene posto ad invecchiare in botti di rovere di Slavonia da 25 hl per un periodo di 12 mesi circa, al termine del quale si procede all'imbottigliamento. Segue un affinamento in bottiglia di 8-10 mesi prima di andare in vendita. Alcol 15,00 % vol. Acidità totale 5,60 g/l. Rosso rubino intenso, cupo, quasi impenetrabile. Al naso ricorda la mora, la prugna, il lampone e poi stupenda è la sua suadenza speziata di vaniglia, tabacco, liquirizia; di grande complessità aromatica. L'equilibrio fra morbidezza e tannino è tale da porgere un sapore di armonia perfetto, pulito. è un vino strutturato, molto ricco, avvolgente, polposo di grandi voluminosità in bocca ed è elegante.
Un vino che esalta la piacevole fragranza della Sangiovese in purezza, storica varietà di Montalcino. I vigneti situati su terreni calcarei-argillosi danno vita ad un Rosso di Montalcino fresco, minerale e dalla grande bevibilità.
Il vino di punta del Domaine de Beaurenard è un blend per eccellenza, che riflette tutta la diversità del terroir e la perfetta sinergia che esiste tra i terreni e le uve. Offre una consistenza morbida e raffinata associata a una delicata tavolozza aromatica che è il risultato di una costante ricerca di freschezza.
La Colline di Affile opera dal 2003 per il recupero della coltivazione del Cesanese di Affile, vitigno autoctono a bacca rossa tra i più antichi e rinomati del Lazio.
Il Cabernet Sauvignon Don Melchor nasce nei vigneti situati a Puente Alto, nel cuore della regione Maipo Valley, prestigiosa e nota area per la produzione di vini di qualità.
Vitigno Nebbiolo. Di colore rosso tendente al granato, con riflessi aranciati, ha profumo caratteristico, etereo e sapore vellutato, austero ed asciutto. Vendemmia 2016
Questa preziosa Riserva racchiude in sé le migliori uve di otto vigneti in selezione di Castello di Albola, ognuno dei quali contribuisce al risultato finale con una particolare sfumatura di Sangiovese, vinificato in purezza. Nel profumo si riconosce la forza del bosco e la finezza dei filari più alti, mentre il sorso traduce in potenza espressiva il calore della terra. Quasi tre anni di riposo, di cui quattordici mesi in rovere ed ulteriori diciotto nel vetro concludono un affinamento che sottolinea una personalità traboccante, tannini levigati, un sorso sapido e concentrato, ricordi di frutta nera e fiori recisi.
Modus – parola latina che richiama il metodo e la misura – è l’espressione moderna di Ruffino nell’unione di tre nobili varietà d’uve. Nato nel 1997, è un Supertuscan premiato da riconoscimenti e critiche favorevoli nel mondo ed è la sintesi di tutti gli elementi che contribuiscono al suo carattere unico: viti, sole, terreni e opera dell’uomo.
Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e a volte una piccola quota di Petit Verdot, per rappresentare l’eleganza, la complessità e la struttura del terroir bolgherese. Viene prodotto dal 1990 da vigneti situati su un suolo di origine alluvionale, da argillo-sabbiosi a argillo-limosi, con presenza di agglomerato bolgherese (scheletro).
Vino tipico della collina del Montello, nelle Prealpi trevigiane, ottenuto da uve Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Merlot. Il nome del vino prende origine dalla “zuita”, in dialetto veneto la civetta, che popola le “terre rosse”, ricche di ferro e argilla, e che dà il nome ai terreni della famiglia Serena a Venegazzù. Il vino ancora giovane e ricco in tannini necessita di un lieve affinamento in legno (la sosta si prolunga per 12 mesi) per raggiungere l’obiettivo di un delicato equilibrio organolettico.