Acidità totale: 5,5 g/l. Zona di produzione: Pianella-Pescara. Sistema di allevamento: Pergola Abruzzese. Resa/ettaro: 120/140. Vendemmia: Manuale seconda decade di agosto. Vinificazione: Macerazione a freddo con pressatura soffice e controllo dell’andamento di fermentazione. Maturazione ed affinamento: in acciaio a basse temperature per un illimpidimento naturale prelevando solo la parte superiore del serbatoio. Aspetto: Ramato ottenuto dalla lieve macerazione delle uve. Olfatto: Elegante e raffinato con note di susino e biancospino. Palato: Buon corpo e ottima morbidezza ben legata all’acidità. Temperatura di servizio: 12°/14°C. Gradazione alcolica: 12,5% vol. Abbinamenti: A tavola accompagna piacevoli minestre leggere, il pesce e le carni bianche.
Kim Crawford produce uno dei Sauvignon Blanc di riferimento di Marlborough ed è stato nominato nella "Wine Spectator Top 100" quattro volte. Un favorito perennemente apprezzato al bicchiere nei ristoranti, è stato anche nominato nella categoria "2019 Wine & Spirits Restaurant Top 10" Sauvignon Blanc. Il segreto del successo di Kim Crawford è una seria attenzione ai dettagli nei vigneti e nella cantina, con una particolare attenzione alle pratiche sostenibili, alla raccolta dei singoli blocchi di vigneto e alla fermentazione in piccoli lotti.
Uve Chardonnay unite ad una piccola parte di Grechetto per un vino pensato per affinare nel tempo e rappresentare l’eleganza e la complessità di un luogo unico
Il Grand Régnard viene prodotto ogni anno, in quantità limitata, da una selezione dei migliori Cru per esaltare al meglio le caratteristiche della zona utilizzando solamente la prima spremitura ed il “jus de goutte”.
Il Fiano è un vitigno dalle antiche origini che risalgono ai tempi dei romani. Dopo il periodo difficile degli anni Sessanta, durante il quale si è rischiato di perdere il patrimonio antico delle varietà autoctone della provincia, il lavoro caparbio di Antonio Mastroberardino ha riportato il Fiano tra i vitigni più coltivati in provincia di Avellino, generando entusiasmo per la coltivazione anche fuori della regione. Grazie alle sostenute acidità si esprime con numerose sfaccettature con un fascino irresistibile negli anni.
L’azienda Lunaria sceglie di applicare l’agricoltura biodinamica. Un metodo alla continua ricerca di processi e tecniche innovative nel rispetto assoluto non solo del territorio e delle sue leggi, ma anche dell’agricoltore come custode dei suoi segreti. La biodinamica è regolamentata da rigorose normative che ne fissano gli standard qualitativi a garanzia del consumatore. Ne consegue un duplice controllo sulla produzione, effettuato sia dagli organismi per il biologico sia dalla Demeter Italia, un’associazione privata di produttori, trasformatori e distributori che esamina e valuta dal punto di vista tecnico e scientifico l’applicazione del metodo biodinamico su tutto il territorio nazionale.
Varietà antica, incrocio di Zibibbo e Catarratto, per un vino con aromaticità concentrata e complessità. A Regaleali è coltivato nella collina a fianco di Case Vecchie. Noi proviamo a giocare sui diversi tempi di raccolta: una parte in anticipo, per ricavare freschezza e mineralità, e la restante a conferire struttura e corpo.
Un vigneto sperimentale circonda Casadonna: nato in partnership con l’azienda di Tollo (CH) Feudo Antico e con il coordinamento del Professor Attilio Scienza dell’Università degli Studi di Milano, è piantato prevalentemente a Pecorino (specie autoctona abruzzese che qui ha la sua espressione di maggiore altitudine nella regione) con pochi filari di Pinot nero, Riesling, Silvaner e Veltliner – uve adatte ai climi freddi. È un vigneto eroico, posto com’è a 860 metri sopra al livello del mare, e presenta comprensibili difficoltà nella lavorazione.
Il colore giallo oro intenso invita a scoprire i suoi aromi ricchi ed il suo corpo ben sviluppato; la lunga permanenza in barrique di rovere gli permette di esprimere aromi complessi che vanno dalla salvia alla paprica, dai fiori selvatici al tabacco e fino al cuoio; una lunga e complessa persistenza accompagna il finale di questo vino
L’Ancien Prieuré (Antico Priorato) rende omaggio agli ospizi dei Benedettini medievali di Cluny. Un vino carico, vivo, molto fresco con tocchi di mineralità.