Colore: dorato che assume riflessi più intensi, più carichi col passare degli anni. Profumo: intenso bouquet di miele, fiori e vaniglia. Gusto: dolce e pieno, buon corpo e giusto equilibrio tra acidità, alcol e zuccheri. Il vigneto Lorè è situato nel comune di Controguerra a 250 metri s.l.m. scendendo verso il basso, in una valle il cui sottosuolo favorisce lo sviluppo della muffa nobile. Terreno di medio impasto ricco di umidità nell’immediato sottosuolo. Il vitigno trebbiano d’Abruzzo è allevato con il sistema a pergola (tendone) con un’intensità d’impianto di 1.100 ceppi per ettaro (3m x 3m), mentre il vitigno sauvignon è allevato con il sistema a controspalliera (3m x 1,5m), circa 2.200 ceppi per ettaro. La vendemmia è tardiva, in genere nei mesi di novembre-dicembre e si realizza in più tempi, scegliendo grappoli o parte di essi maggiormente attaccati dalla muffa nobile. Le uve raccolte, molto ricche di zuccheri vengono pigiate in modo soffice ed il mosto ottenuto viene fatto fermentare in serbatoi di acciaio inox. Dopo la fermentazione il vino viene travasato in carati di rovere francese da 225 litri dove rimane circa 12-14 mesi. Alcol 13,00% vol. +3. Acidità totale 5,10 g/l
L’azienda Lunaria sceglie di applicare l’agricoltura biodinamica. Un metodo alla continua ricerca di processi e tecniche innovative nel rispetto assoluto non solo del territorio e delle sue leggi, ma anche dell’agricoltore come custode dei suoi segreti. La biodinamica è regolamentata da rigorose normative che ne fissano gli standard qualitativi a garanzia del consumatore. Ne consegue un duplice controllo sulla produzione, effettuato sia dagli organismi per il biologico sia dalla Demeter Italia, un’associazione privata di produttori, trasformatori e distributori che esamina e valuta dal punto di vista tecnico e scientifico l’applicazione del metodo biodinamico su tutto il territorio nazionale.
Il pecorino è un vitigno a bacca bianca, di antica diffusione nel Piceno. Sull'origine di questa varietà non è stata fatta molta chiarezza, le prime tracce bibliografiche del pecorino risalgono al tempo di Catone il Censore che lo classificava, insieme con altri vitigni), nel gruppo delle aminee. Oggi grazie ad un lavoro di recupero e di selezione e all’audacia di pochi viticoltori cominciano ad essere disponibili i primi vini.
500 nasce da un idea e un progetto voluto fortemente da Claudio in una conduzione e approccio alla viticoltura in senso biodinamico. Infatti il nome deriva dal preparato biodinamico 500 o meglio conosciuto come cornoletame. La vigna in questo caso è a conduzione biodinamica e utilizzando i preparati biodinamici e approcciando appieno la filosofia biodinamica
Un vino che riunisce le nostre varietà bianche principali e che è amato per la sua freschezza. Colore giallo con riflessi verdi, frutto delicato e sapore fresco.
Storicamente un vitigno utilizzato per la sua acidità e la sua produttività, il Carricante è probabilmente oggi una delle varietà più interessanti e dalle diverse sfaccettature ancora da scoprire. Mineralità, note sulfuree, sentori di idrocarburi, anche in annate giovani. È espressione della verticalità dei vini del Vulcano. Un vino che riflette la natura del territorio da cui proviene, l’Etna.